Dopo "Canzoni da spiaggia deturpata", fenomeno culturale e mediatico del 2008, Vasco Brondi torna con un nuovo album, intitolato "Per ora noi la chiameremo felicità" e in uscita il prossimo 9 novembre 2010 per La Tempesta Dischi. "La disperazione è una forma superiore di critica, per ora noi la chiameremo felicità" è la frase di Leo Ferrè, cantautore e scrittore anarchico monegasco morto nel 1993, da cui trae spunto il giovane ferrarese per dare il titolo al suo nuovo lavoro discografico. Dieci canzoni che rappresentano, come sempre, uno spaccato personale dell'autore sulla società, gli amori e le disperazioni del nostro tempo. Uno sguardo sensibile ,come pochi, sulle distorsioni e gli smarrimenti di una civiltà allo sbaraglio, fatta di lavoro nero, licenziamenti, cassa intergrazione, noie varie e province meccaniche, di tempi migliori ormai andati e di sopravvivenze stentate. Tutto questo è Vasco Brondi. Tutto questo è Le Luci Della Centrale Elettrica, il progetto di cui è ideatore e che accoglie al suo interno altri artisti, altre voci, altri strumenti. E non è un caso se il primo a scoprirlo e ad accompagnarlo fu Giorgio Canali, uno che la rabbia e la ribellione le mastica da una vita. Oggi ad accompagnare Brondi ci sono Stefano Pilia (Massimo Volume), Rodrigo D'Erasmo (Afterhours) ed Enrico Gabrielli (Calibro 35), musicisti d'eccezione di un progetto "collettivo" che continua ad evolversi e a comunicare un mondo che non tutti sappiamo osservare. Brondi dimostra ancora una volta una sensibilità autentica e tagliente che guarda al disagio e alla rovina di una società immobile e spenta che non si riconosce più in niente, se non nelle cose frivole e di poco conto.
Tracklist -"Per ora noi la chiameremo felicità"-
1. Cara catastrofe
2. Quando tornerai dall'estero
3. Una guerra fredda
4. Fuochi artificiali
5. L'amore ai tempi dei licenziamenti dei metalmeccanici
6. Anidride carbonica
7. Le petroliere
8. Per respingerti in mare
9. I nostri corpi celesti
10. Le ragazze kamikaze
Nessun commento:
Posta un commento