mercoledì 30 marzo 2011

TENEDLE - "Grancassa" -



Quarto album per Tenedle, al secolo Dimitri Niccolai, artista e compositore fiorentino dalle mille sfaccettature che torna a far parlare di sè con un lavoro molto interessante, uscito  l'8 dicembre 2010 per Udu Records (Ululati dall'underground) e composto da 14 canzoni che legano indissolubilmente elettronica e canzone d'autore. Il pregio principale di "Grancassa" è il perfetto equilibrio tra musiche eleganti e microstorie di vita che raccontano solitudini e sogni a metà strada tra il tutto e il niente, nella ricerca della libertà e di un mondo ideale che solo la fantasia riesce a scovare. E' un disco denso di sfumature e atmosfere che ritraggono al meglio il profilo intimo e visionario di un artista sorprendente. Tenedle riesce ad imprimere sensualità e bellezza in tutte le tracce, grazie anche alle collaborazioni di Marydim, Silvia Vavolo e Vanessa Tagliabue Yorke che, con i loro intrecci vocali, suggellano la qualità dell'intero lavoro. Altra collaborazione degna di nota è quella di Rocco Brunori con la sua tromba, apporto essenziale e mai ingombrante. Pur proveniente dall'underground, "Grancassa" è la chiara testimonianza che in Italia c'è una musica di qualità ,troppo spesso ignorata o sottovalutata, che meriterebbe almeno una chance.


TRACKLIST:
01 Hikikomori
02 Lo stato in cui mi cerco
03 Ideale
04 In una catapulta
05 Sta accadendo
06 La cura del suono
07 Maledizione
08 Boomerang
09 Hai fai
10 Grancassa
11 La spiaggia
12 Le cose infinite
13 Egocentrifugo
14 In feedback

giovedì 24 marzo 2011

ORANGE lem - "David Is A Narcoleptic Man" -


Esordio ufficiale per gli ORANGE lem che, dopo tre ep ben accolti dalla critica, tornano stavolta con un disco indie pop-wave di nove tracce eleganti, sinuose ed ovviamente narcolettiche. La band di Pesaro, miglior band internazionale per la rivista inglese The British Sound nel 2007, rende omaggio al regista e musicista di culto David Lynch, lo stesso David narcolettico che ci narra di favole, balene, disturbi del sonno, di Jackie Kennedy come di Andy Warhol. Il disco, sapientemente minimal, si apre con "The Murmur Of A Distant Book", brano morbido e notturno che anticipa le danze new wave e i cori di "The House Of Sleep" come le atmosfere synth di "Jackie Kennedy". Si arriva a "Fade To Grey", riuscita cover dei Visage, e a "My Orange Shelf", pieno stile brit pop, prima della calda e lisergica "Toast To A Butterfly". E non si può restare indifferenti ascoltando "Geometric Woman", primo singolo estratto dall'album, il cui videoclip è stato realizzato grazie alla vittoria del concorso "You Play The Music, We Play The Video" e con la regia di Mauro John Capece. L'ottima e movimentata "Cinematronics" è la degna chiusura di un disco interessante e ben fatto, capace di condurre l'ascoltatore nelle notti di David, nel suo universo di visioni e deliri disegnato da canzoni avvolgenti e suggestive. "David Is A Narcoleptic Man" è il debutto di una band che ha talento da vendere. E' già culto!


Gli ORANGE lem sono:
Marco Braca: voce, basso, chitarra, synth
Lorenzo Pianosi: chitarra, basso,cori, synth
Marco Delfattore: tastiere, synth
Roberto Cogliano: batteria, percussioni


Tracklist:
01 The murmur of a distant book
02 The house of sleep
03 Hvalba
04 Jackie Kennedy
05 Fade to Grey (Visage cover)
06 My Orange Shelf
07 Toast to a butterfly
08 Geometric Woman
09 Cinematronics

http://www.myspace.com/orangelem

lunedì 21 marzo 2011

Intervista agli HANK

Musica Sotterranea incontra gli HANK.
Il trio rock salernitano, composto da Edoardo Frigenti (voce,chitarra), Tommaso Siniscalchi (basso) e Mario Carillo (batteria) ci presenta il suo ultimo ep,"Polvere", tra curiosità e prospettive.
(Intervista a cura di Stefano Grimaldi)




Ciao ragazzi! Come state?
Bene, grazie!

“Polvere” è il titolo del vostro ultimo EP. Come lo presentereste ai lettori?
Come un flusso di coscienza in puro stile rock.


Come procede la promozione del disco?
Abbastanza bene. Siamo stati negli ultimi mesi in giro per radio e locali notando un buon riscontro da parte del pubblico che sembra divertirsi alle nostre “caciare”.








Negli ultimi sette anni avete pubblicato tre EP autoprodotti. A quando il primo full - lenght?
Entreremo in studio ad aprile per registrare il primo album che conterrà una decina di brani, l’uscita è prevista per settembre.

Quali sono,secondo voi, i vantaggi dell’autoproduzione? E gli svantaggi?
I vantaggi sono sicuramente la massima libertà artistica che è una prerogativa importantissima per l’universo HANK. Per quanto riguarda gli svantaggi diciamo che per farsi notare bisogna quasi strapparsi la pelle di dosso, soprattutto per una band di provincia come la nostra.

Qual è l’idea alla base del vostro progetto?
Mettere tutte le sensazioni che proviamo quotidianamente in musica.

Quali sono le vostre principali ispirazioni musicali?
Ci vorrebbero decine di pagine. Sicuramente la scena di Seattle degli anni ’90, ma anche Doors, Bowie, Velvet Underground, Placebo, Nick Cave, Rage Against The Machine, Muse, Fugazi, il punk dei Ramones, Sex Pistols e Clash, la scena italiana come Marlene Kuntz, Afterhours, De Andrè, etc. etc.

Come nascono i vostri testi? Cosa vogliono comunicare?
I testi nascono per la maggiore in base alla musica. Per quanto riguarda la comunicazione lasciamo libera interpretazione a chi ci ascolta.

Come avete iniziato a fare musica?
A 16 anni nelle cantine e nei garage.

Come ritenete la scena musicale salernitana?
Molto, molto interessante. Ci sono gruppi validissimi.

Perché la gente dovrebbe venire ai vostri concerti?
Perché ci si diverte, e soprattutto perche si può dare libero sfogo alle frustrazioni accumulate interagendo anche con noi dal vivo

Quali sono i vostri prossimi impegni?
Entreremo in studio ad aprile, come ho già accennato, poi abbiamo un po’di date in giro per continuare a promuovere il nostro EP.

Scegliete tre aggettivi per definire il vostro disco.
Disilluso, anarchico e maleducato

giovedì 17 marzo 2011

KATRINA SAVIORS - "Novella Underground" -


Uscito lo scorso gennaio ed edito da Suoneria Mediterranea, "Novella Underground" è il nuovo Ep dei calabresi Katrina Saviors, dopo i buoni riscontri del precedente "Valutando l'essenziale" (2009). Oltre ai recenti cambi di formazione , sono da segnalare anche cambi di rotta, considerando le differenze di questo nuovo capitolo rispetto al suo predecessore. La band abbandona il sound grezzo e un pò acerbo per una maggiore ricerca sonora, più curata nella qualità e negli arrangiamenti. Una scelta che rispetta la voglia di cambiare e di mettersi in gioco, addolcendo quella rabbia in salsa grunge che ne aveva contraddistinto l'esordio. E' un lavoro più composto e maturo che risalta le capacità compositive e tecniche della band, ma anche le doti vocali di Marco Ferrise. Cinque canzoni provocatorie che, ad ogni modo, lasciano intravedere un pò di luce e di speranza, nonostante i proiettili sparati contro la società e il suo malcostume, dalla crisi economica e culturale alla Chiesa e alla pedofilia. Vanno segnalate "Ciò che mi resta", primo singolo estratto, e "L'attimo". Resta il disagio, cambia la musica. Una svolta musicale che fa ben sperare per il prossimo full-lenght, banco di prova fondamentale per giocarsi le proprie carte. Per ora, il giudizio è positivo!


Tracklist:
01 Ciò che mi resta
02 Il foro di Alice
03 L'uomo di pietra
04 L'attimo
05 Blu

http://www.myspace.com/katrinasaviors

sabato 12 marzo 2011

CESARE BASILE - "Sette Pietre Per Tenere Il Diavolo A Bada" -


Sono trascorsi tre anni da "Storia di Caino" e tornare a scrivere di Cesare Basile fa sempre un certo effetto. Il cantautore catanese torna a incidere con la sua poesia cruda e viscerale, indagando l'amore, la vita, la sua terra, la fede, la dignità e la ribellione. "Sette Pietre Per Tenere Il Diavolo A Bada", uscito l'11 marzo per Urtovox, è un nuovo scrigno di storie e di parole concepito, scritto e prodotto in due anni, dove e quando non importa. Basile è ispirato e racconta, graffia e rapisce come solo lui sa fare. Torna con i suoi stivali polverosi e la sua voce vissuta a narrarci vite e personaggi che indossano il dolore, l'inquietudine, la malattia e la morte. Ma egli non nasconde la speranza, non rinuncia alla guarigione. Sette pietre come sette scongiuri, perchè il diavolo è sempre in agguato. Sono canzoni sanguigne, sofferte e spietate. C'è "l'onore appeso a un gancio di macelleria" e "l'amore è una faccenda troppo delicata" ("L'ordine del sorvegliante"), "i vermi ce li abbiamo dentro tutti e non ce ne accorgiamo, e se non campano i vermi nessuno può campare" ("Strofe della guaritrice"). C'è la Sicilia, terra d'amore e d'odio, "chè la roba concima la roba, mentre i morti si mangiano i morti", e c'è una ninna nanna alla maniera di Faber ("Elon lan ler"). C'è chi mangia terra e c'è chi mangia pane ("Sette spade"), ed è pur vero che "sono liberi solo i peggiori, che si fanno mezzi poeti e si allenano al giusto ogni giorno disertando le strade della fatalità" ("Lo scroccone di Cioran"). C'è una Sicilia "spopolata, un deserto ogni paese"("La Sicilia havi un patruni") e c'è una notte in cui "l'amore a Catania è codardo" ("Questa notte l'amore a Catania"). Basile prende il blues più notturno e il folk più spettrale e li fa suoi, plasmandoli del sangue e della terra di Sicilia, tra santi, riti e oscuri enigmi. In questo disco si ritrovano le influenze di Leonard Cohen, Nick Cave, Fabrizio De Andrè, ma anche le collaborazioni di artisti quali Rodrigo D'Erasmo, Alessandro Fiori, Roberto Angelini, Roberto Dell'Era, Enrico Gabrielli e tanti altri, compagni di viaggio di un autore che della qualità ne ha fatto sempre una garanzia ,per ogni  sua opera. Anche stavolta, Basile si conferma cantautore di razza, poeta e narratore capace di coniugare alla perfezione  canzone d'autore e tradizione popolare, senza abbandonare mai il blues del delta. Consigliato!

Tracklist:
01 L'ordine del sorvegliante
02 Il sogno della vipera
03 L'impiccata
04 Strofe della guaritrice
05 E alavò
06 Elon lan ler
07 Sette spade
08 Lo scroccone di Cioran
09 La Sicilia havi un patruni
10 Questa notte l'amore a Catania

martedì 8 marzo 2011

TRY WALKING IN MY SHOES - "All Your Friends Know Your Secrets" (Ep) -


"All Your Friends Know Your Secrets" è il titolo del secondo ep dei Try Walking In My Shoes, formazione napoletana dedita ad un hardcore-emo in pura salsa statunitense. A comporre questo mini cd sono sei brani energici e grintosi che evidenziano le capacità del gruppo, avendo il merito di creare un'atmosfera d'impatto e di respiro internazionale. Immediate e ben strutturate, le canzoni di questo nuovo capitolo presentano sonorità aggressive ma votate volentieri alla melodia, come vuole la tradizione d'oltreoceano. Tecnica e sound mettono in mostra il potenziale del quintetto partenopeo, che realizza un lavoro entusiasmante, cazzuto e facilmente assimilabile dagli amanti del genere. Pur non inventando nulla di nuovo, i Try Walking In My Shoes fanno al meglio ciò che devono, portando in scena l'ordinaria realtà armata di rabbia, potenza e tensione emotiva.

I Try Walking In My Shoes sono:
Alessandro Monte (voce)
Giuseppe Mercurio (chitarra)
Roberto Vitale (chitarra)
Salvatore Volpicelli (basso)
Marco Biello (batteria)


Tracklist:
01. Bad Buddha Beach
02. Recover and reset
03. If, then, else
04. Miss Understand
05. Ain't so easy
06. In august

http://www.myspace.com/trywalkinginmyshoes

venerdì 4 marzo 2011

TELESPLASH - "Bar Milano" -


Dopo il precedente ep "Forever Togheter", i toscani Telesplash giungono al loro disco d'esordio, interamente in italiano, e lo fanno non solo con le migliori intenzioni, ma anche con i più sorprendenti risultati. "Bar Milano", infatti, esce per la Forears e si piazza tra le uscite più interessanti di questo 2011. Alla maniera dei Baustelle e delle tipiche canzoni british e italiane dei '60, i quattro di Arezzo mettono in piedi un disco powerpop leggero, ironico e frizzante che fa dell'amore il suo epicentro emozionale. Undici canzoni dal sapore sixties che fungono da diversivo alla realtà politica e sociale di oggi, comunicando positività e necessario relax. La band prova ad osare e realizza un lavoro spensierato e contagioso, facendo leva su musiche e testi semplici ma immediati, e non è poco. Dall'iniziale "Domani", primo singolo estratto, alla finale "In America", le canzoni sono spumeggianti, squisitamente ritmate e di ottima fattura, e all'occorrenza strizzano l'occhio ai Clash e ai Beatles. "Bar Milano" è un ottimo esordio e fa di un' apparente banalità il suo vero punto di forza.

Tracklist:
01 Domani
02 L'aurora
03 Nostalgia
04 Giulia
05 Aprile
06 Gli stimoli
07 Futuro
08 Bar Milano
09 Ti dico tutto
10 Lacrime, birra e caffè
11 In America

giovedì 3 marzo 2011

A SMALL DOCUMENT - "The New Middle Age" -



Album di debutto per gli A Small Document, in uscita questo mese per Black Nutria. Con "The New Middle Age "  il trio toscano confeziona dieci tracce di puro rock'n'roll psichedelico, registrate in presa diretta al Red House da David Lenci e mixate da Zven all'Orange Studio. Mooar, Billy Boy e Sirjoe, rispettivamente voce, chitarra e batteria, suonano in maniera irresistibile un rock abrasivo a tinte acide e lisergiche, devastante in energia ed orecchiabilità, capace di ipnotizzare l'ascoltatore con un sound travolgente e azzeccato. Il disco scorre senza ostacoli, tra garage rock e incursioni  noise wave, manifestando una certa bravura in fase di composizione ma anche una spiccata attitudine al rumorismo più immediato. Freschezza e personalità sono il punto forte di una band che presenta un impianto stilistico ben delineato e consolidato, frutto di una maturità tecnico-espressiva che non lascia spazio ad incertezze. E' un disco compatto e notevole, ed è chiaro già dai primi trenta secondi di "Muddling Head", brano d'apertura che precede una serie di brani davvero niente male, come la stessa title-track, "Song Of Robespierre" e "New Strange Red Flavour", per giungere poi al gran finale con "Desert Road" e "Frank Has Gone". La Black Nutria sforna un'altra chicca indipendente che, con i Polar For The Masses, si preannuncia essere una delle migliori uscite del nuovo anno.


Tracklist:
01 Muddling Head
02 The New Middle Ages
03 Song Of Robespierre
04 New Strange Red Flavour
05 Shock Down
06 Mind's Balloon
07 Word's Loser
08 Billy Boy's Trip
09 Desert Road
10 Frank Has Gone