venerdì 22 febbraio 2013

JOSEPH MARTONE & THE TRAVELLING SOULS: esce il primo singolo "Shine On Me"



Si intitola “Shine On Me” il bellissimo singolo, con relativo videoclip, che anticipa l'uscita di “Where We Belong”, primo full-lenght di Joseph Martone and The Travelling Souls.
Album dal gusto internazionale, alle cui registrazioni presso il Monchrome Studio di Luigi Nobile hanno preso parte Mario Gravina (banjo), Stefano Costanzo (batteria), Ned Crowther (Uk, basso), Ron Grieco (basso) Anna Su (Usa, piano e voci), Charles Ferris (USA, tromba), Davide Viola (violoncello),Tom Aiezza (USA, chitarre) e, dulcis in fundo, Roberto Angelini (chitarra dobro slide), altra preziosa collaborazione.
Shine On Me” è una rilettura di “As I Sat Sadly By Her Side” di Nick Cave con un testo completamente riscritto.
Il progetto “The Travelling Souls” nasce nel 2007 da un’idea di Joseph Martone e del cugino Tom Aiezza, entrambi di origine italiana ma cresciuti tra New York ed il sud Italia.
Dal puro southern rock all’electro-blues fino alle più moderne espressioni del desert rock. L’unica costante: la voce di Joseph Martone che  ricorda quella rauca e calda di Tom Waits, al quale ha dedicato anche un fortunato tour, ma anche quella profonda ed elegante di Nick Cave. Anche in Italia si trovano altre fonti d'ispirazione, quelle delle origini, da Paolo Conte alla musica popolare napoletana.
Eric Oliver (Upright Basement Music) ha definito la musica di Joseph Martone & the Travelling Souls come “qualcosa di spirituale, un suono senza tempo che sa parlare alla gente di tutte le strade della vita”.


    martedì 19 febbraio 2013

    ADRIANO MODICA - "La Sedia" -



    La stoffa, la pietra e il legno. Sono questi i tre materiali scelti dal cantautore e polistrumentista calabrese Adriano Modica, classe '77, per la sua Trilogia dei materiali. Dopo "Annanna" e "Il Fantasma Ha Paura", giunge finalmente "La Sedia" (Cardio A Dinamo,2012), degna chiusura di un concept in tre atti davvero interessante. Per ogni fase particolare della vita un materiale, ed ecco che stavolta Modica si concentra sul legno di una sedia, perchè la memoria è il primo gradino per il progresso inteso come benessere. La sedia vista non come semplice elemento di arredo, ma come oggetto utile alla riflessione. Fermarsi, dunque.  Sedersi e riflettere sul proprio passato, presente e futuro. Al centro del disco è l'uomo che si riavvicina a sè stesso, riappropriandosi della propria intimità e della propria natura. Si ferma per poi ripartire, attraverso dieci canzoni eleganti, ironiche e disincantate che denotano una maturità stilistica ben definita. E' la poesia al servizio di solitudini e dolcezze di un autore apparentemente schivo, capace al contempo di esporsi, mettendosi a nudo con l'esperienza di chi sa essere credibile con la semplicità. E' musica d'autore intensa e suggestiva, figlia del minimalismo folk come della psichedelia, in salsa squisitamente vintage. L'autore non si fa mancare niente in questo disco, registrato interamente in analogico, autoprodotto e arrangiato da lui stesso. Dalla varietà di strumenti quali flauti, archi, ottoni, clavicembali o vibrafoni al featuring col pittore britannico Duggle Fields (voce radio in "Alieni"), e ci regala i momenti migliori in brani singolari come "Il bastone e la scala", "Almeno il cielo è sempre uguale", "Il divano", "L'albero delle mollette" e la finale "Ninnananna per Lulù".
    Modica impreziosisce la nuova leva cantautorale con un disco di gran pregio che lo consacra tra le rivelazioni italiane di quest'anno. Consigliato!



    Tracklist:
    01 Alieni
    02 Il bastone e la scala
    03 Almeno il clielo è sempre uguale
    04 Alluminio
    05 Il divano
    06 Che mi dai
    07 Stelle scalze
    08 C'era una volta a Pietrastorta
    09 L'albero delle mollette
    10 Ninnananna per Lulù



    sabato 16 febbraio 2013

    Fabiano Farina - "Gioventù Sonica" (di Silvia Mangieri)




    -Recensione di Silvia Mangieri-

    "Gioventù Sonica" è  un romanzo scritto dal giovane scrittore salernitano Fabiano Farina, pubblicato dalla casa editrice I Libri della Leda. Classe 1988, Fabiano Farina, nonostante la giovane età, è  già alla sua quarta pubblicazione. "Gioventù Sonica" è ambientato proprio nella sua città, Salerno. Il libro racconta le esistenze di cinque giovani salernitani, cinque amici, ragazzi come tanti, che cercano di “sopravvivere”ai loro piccoli grandi tormenti esistenziali e  alla noia di una città dal forte carattere  provinciale,dove tutto sembra ripetersi all’infinito, in un loop senza sosta.  Le loro forti radici emotive e il loro forte senso di identità li spingono però a ribellarsi ad una vita che avvertono come svilente ed asfissiante, una vita che appiattisce, piuttosto che esaltare, pulsioni e creatività. Da questo malessere profondo, dall’esigenza  insopprimibile di affermare se stessi,  nasce  una sorta di movimento, quello dei Sonici appunto, che attacca il sistema con azioni  poco politically correct, improntate comunque alla non violenza. Sono azioni pacifiche e dimostrative che hanno lo scopo di scuotere le coscienze assopite e che vanno a colpire i luoghi di culto, punti nevralgici della città che sembra tuttavia rimanere statica, quasi fiera nella sua immobilità, a fare da sfondo.
    È il desiderio di rivolta, tipico dell’irrequietezza giovanile che caratterizza ogni generazione, ad animarli oltre ad una volontà precisa, ad un’urgenza profonda di non passare inosservati, di lasciare una traccia di sé, di porre in atto una vita che potrebbe rimanere per sempre solo in potenza,assorbendo passivamente tutto quello che succede intorno. Ma una vita in potenza, si sa, è un inutile spreco, un bagliore accecante destinato ad affievolire rapidamente. Bisogna, invece, essere e agire, bisogna cercare e creare input, realizzare qualcosa in cui poter credere, in cui altri possano credere e riconoscersi, dare vita ad una moda che riesca a spezzare la noia, il tedio quotidiano, anche se destinata ad avere breve durata.  “…Abbiamo fatto quelle cose in un periodo molto particolare delle nostre vite. Ci sentivamo in continua contestazione verso il mondo…Era la situazione dell’epoca a renderci così…Noi trovammo un canale di sfogo che andava oltre l’amore e il lavoro..La colpa è sempre della causa mai dell’effetto….
    La scrittura di Farina risulta limpida ed asciutta, spesso caratterizzata da fulminei cambi di registro, creati ad hoc. Interessanti sono anche i richiami musicali, perché ogni “rivoluzione” che si rispetti ha la sua colonna sonora. Farina suggerisce perfino una playlist da ascoltare, per la lettura di "Gioventù Sonica", la cui prima traccia, neanche a dirlo, è Teenage Riot dei Sonic Youth, primo singolo dell’album Daydream Nation del 1988. Il libro inoltre è in vendita esclusiva presso lo store musicale Disclan, sito in Corso Vittorio Emanuele a Salerno, per volere dell’autore stesso. Copertina ad effetto, con un giallo abbagliante e il faccione di Ratzinger, raffigurato come re di denari, realizzato dal Collettivo Satoboy, ben noto a chi usa bazzicare nel luogo in cui il Papa è stato graffiato, su una fiancata di una chiesa; e la parafrasi, dal tono cinico, della poesia di Alfonso GattoSalerno rima d’inferno”.