domenica 20 gennaio 2013

MASSIMO BUBOLA - "In alto i Cuori" -



A quattro anni di distanza da "Ballate di Terra e Acqua", è finalmente tornato Massimo Bubola.
Tre anni di lavoro sono serviti al poeta e musicista veneto per dar vita al suo ventesimo disco intitolato "In alto i Cuori", prodotto ed arrangiato insieme al suo chitarrista Simone Chivilò e alla fida Eccher Band, e in uscita il prossimo 22 gennaio per Eccher Music. Un mucchio di canzoni definite dall'autore "short movies", undici "instant songs" per narrarci di generazioni che han perso (la sua come la nostra), di cronache nere, di condizioni umane in bilico tra miseria e speranza. A fare da tappeto sonoro quel folk all'americana, mischiato ad intuito rock, cerimonia country e lacrime blues, che dagli anni settanta ad oggi non ha smesso mai di tenerci compagnia. Non ha bisogno di chissà quale presentazione il nostro Bubola, come neanche le sue canzoni. La sua è una poesia che sa di vita, di ricordi, di vicissitudini storiche e umane che non cambiano mai, di indignazioni e di pietà, di vino, di viaggi e di letteratura. Ad attraversare questo nuovo capitolo della lunga carriera dell'autore la forte tensione morale e civile figlia dei nostri tempi recenti. C'è la tragedia delle morti infantili ("Hanno sparato a un angelo"), l'eterna antinomia tra verità e finzione ("Un paese finto"), il senso di dovere e di speranza ("Cantare e portare la croce"), perchè bisogna aver buoni ricordi e un pò di infinito negli occhi. C'è un punto di non ritorno in cui l'anima stride come un cancello aperto ("Al capolinea dei sogni"), ci sono le rotaie del nostro cuore che ci seguono fino in fondo oltre la curva del dolore ("Lacrime parallele"), c'è un blues (scritto con Beppe Grillo) sull'uomo di un tempo e l'uomo moderno, su cosa sia analogico e cosa digitale e vien facile dedurre la preferenza del nostro, perchè analogico è il blues, analogico è lasciarsi invecchiare senza farsi tirare ("Analogico digitale").
C'è poi il grido contro le tirannie e gli inganni ("A morte i tiranni"), tra rivoluzioni e ghigliottine, perchè c'è sempre una speranza per un popolo sconfittoc'è sempre un'illusione per il più derelitto. C'è un lungo elenco di tasse che ormai non risparmia neanche i sogni ("Tasse sui sogni"), c'è la nostalgia d'amore con la solitudine notturna, una luna famelica che divora ogni cosa, una canzone che spacca il cuore come un morso di un cane ("Una canzone che mi spacca il cuore"), c'è la voglia di riprendersi il proprio tempo e il proprio cuore ("Ridammi indietro"), c'è il senso di smarrimento in un paese che non brilla più e c'è l'invito a tenersi stretti i propri sogni ("In alto i cuori"). Sono canzoni vere, oneste, che come sempre fan riflettere.
Bubola ci regala un disco straordinario, reso prezioso da un'intensità poetica ed emotiva che negli anni ha acquisito sempre più forza. Bubola è come il vino: invecchiando migliora! Chapeau!



Tracklist:
01 Hanno sparato a un angelo
02 Un paese finto
03 Cantare e portare la croce
04 Al capolinea dei sogni
05 Lacrime parallele
06 Analogico digitale
07 A morte i tiranni
08 Tasse sui sogni
09 Una canzone che mi spacca il cuore
10 Ridammi indietro
11 In alto i cuori

http://www.massimobubola.it/

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