lunedì 21 gennaio 2013

SUZ - "One Is A Crowd" -




Il prossimo 31 gennaio uscirà per No.Mad Records il secondo album di Suz intitolato "One Is A Crowd". A tre anni dall'esordio "Shape Of Fear And Bravery", ben accolto dalla critica, l'artista bolognese Susanna La Polla fa il suo ritorno nella scena trip hop con la sua voce calda e seducente, presentando dieci tracce che raccolgono il suo intero background musicale: r'n'b, soul, dub, raggamuffin e, naturalmente, trip hop. L'album vede la partecipazione di due membri dei Casino Royale, Ezra alla produzione e Alessio "Manna"Argenteri al basso nelle sessions di registrazione. Anticipato dal singolo "Distant skies (don't say a word)", prodotto dall'americano KutMasta Kurt (già a lavoro con Beastie Boys, Kool Keith, Dj Spooky), l'album evidenzia le doti tecniche e il talento stilistico di una delle voci migliori del Bel Paese, tanto prelibata che in un qualsiasi club britannico farebbe faville. Sono canzoni avvolgenti, sofisticate, mature ed eleganti, capaci di suggestionare e sedurre completamente, specie se ascoltate di notte con le luci soffuse e con una bottiglia di Porto da consumare in dolce compagnia. E' un sound tipicamente metropolitano quello che Suz ci presenta, arricchito dal naturale magnetismo di una voce sensazionale, delicata e carica di pathos, costantemente in equilibrio. Tra le chicche del disco, anche i featuring con Estel Luz e Angela Baraldi, rispettivamente in "Bring us down" e "Rubber and glue", tra i brani migliori insieme a "To here and now", "The enemies within" e "Let one be a crowd", oltre che al singolo apripista del disco.
"One Is A Crowd" è un disco di ottima fattura che ci consegna una voce inebriante e sublime, testimonianza di un talento singolare e disarmante. Consigliato!






Tracklist:
01 Distant skies (don't say a word)
02 To here and now
03 A thousand deaths
04 Bring us down (feat. Estel Luz)
05 Out of the blue remixed
06 Rubber and glue (feat. Angela Baraldi)
07 Frailest China
08 The enemies within
09 Let one be a crowd
10 Nighthawk

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domenica 20 gennaio 2013

MASSIMO BUBOLA - "In alto i Cuori" -



A quattro anni di distanza da "Ballate di Terra e Acqua", è finalmente tornato Massimo Bubola.
Tre anni di lavoro sono serviti al poeta e musicista veneto per dar vita al suo ventesimo disco intitolato "In alto i Cuori", prodotto ed arrangiato insieme al suo chitarrista Simone Chivilò e alla fida Eccher Band, e in uscita il prossimo 22 gennaio per Eccher Music. Un mucchio di canzoni definite dall'autore "short movies", undici "instant songs" per narrarci di generazioni che han perso (la sua come la nostra), di cronache nere, di condizioni umane in bilico tra miseria e speranza. A fare da tappeto sonoro quel folk all'americana, mischiato ad intuito rock, cerimonia country e lacrime blues, che dagli anni settanta ad oggi non ha smesso mai di tenerci compagnia. Non ha bisogno di chissà quale presentazione il nostro Bubola, come neanche le sue canzoni. La sua è una poesia che sa di vita, di ricordi, di vicissitudini storiche e umane che non cambiano mai, di indignazioni e di pietà, di vino, di viaggi e di letteratura. Ad attraversare questo nuovo capitolo della lunga carriera dell'autore la forte tensione morale e civile figlia dei nostri tempi recenti. C'è la tragedia delle morti infantili ("Hanno sparato a un angelo"), l'eterna antinomia tra verità e finzione ("Un paese finto"), il senso di dovere e di speranza ("Cantare e portare la croce"), perchè bisogna aver buoni ricordi e un pò di infinito negli occhi. C'è un punto di non ritorno in cui l'anima stride come un cancello aperto ("Al capolinea dei sogni"), ci sono le rotaie del nostro cuore che ci seguono fino in fondo oltre la curva del dolore ("Lacrime parallele"), c'è un blues (scritto con Beppe Grillo) sull'uomo di un tempo e l'uomo moderno, su cosa sia analogico e cosa digitale e vien facile dedurre la preferenza del nostro, perchè analogico è il blues, analogico è lasciarsi invecchiare senza farsi tirare ("Analogico digitale").
C'è poi il grido contro le tirannie e gli inganni ("A morte i tiranni"), tra rivoluzioni e ghigliottine, perchè c'è sempre una speranza per un popolo sconfittoc'è sempre un'illusione per il più derelitto. C'è un lungo elenco di tasse che ormai non risparmia neanche i sogni ("Tasse sui sogni"), c'è la nostalgia d'amore con la solitudine notturna, una luna famelica che divora ogni cosa, una canzone che spacca il cuore come un morso di un cane ("Una canzone che mi spacca il cuore"), c'è la voglia di riprendersi il proprio tempo e il proprio cuore ("Ridammi indietro"), c'è il senso di smarrimento in un paese che non brilla più e c'è l'invito a tenersi stretti i propri sogni ("In alto i cuori"). Sono canzoni vere, oneste, che come sempre fan riflettere.
Bubola ci regala un disco straordinario, reso prezioso da un'intensità poetica ed emotiva che negli anni ha acquisito sempre più forza. Bubola è come il vino: invecchiando migliora! Chapeau!



Tracklist:
01 Hanno sparato a un angelo
02 Un paese finto
03 Cantare e portare la croce
04 Al capolinea dei sogni
05 Lacrime parallele
06 Analogico digitale
07 A morte i tiranni
08 Tasse sui sogni
09 Una canzone che mi spacca il cuore
10 Ridammi indietro
11 In alto i cuori

http://www.massimobubola.it/

LE PISTOLE ALLA TEMPIA - "La Guerra Degli Elefanti" -




A fine novembre è uscito, per Lactobacillus Records/Infecta Suoni & Affini, il nuovo lavoro discografico de Le Pistole alla Tempia, prodotto artisticamente da Max Carinelli (I Cosi, Pan del Diavolo) e mixato e masterizzato da Manuele Fusaroli (Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Le Luci della Centrale Elettrica). Ascoltando le dieci tracce dell'album, si riceve la sensazione di aver fatto una piacevole scoperta. Dall'hard-rock al reggae, fino alla ballad acustica, "La Guerra degli Elefanti" è il secondo banco di prova per la band veneta, ma al contempo è tra le uscite migliori dell'anno appena trascorso. Squisita attitudine rock, passione, energia e testi ispirati rendono la qualità di un lavoro che può vantare non solo una personalità forte, ma anche una maturità artistica ben definita. E' un disco che nasce dal rock dei Novanta e da quella vena malinconica, urlata o appena sussurrata, che ha ispirato i migliori lavori dell'alternative italiano o del grunge di Seattle e dintorni. C'è anche qualche rimando alla scena "indie" di oggi, ma è solo un dettaglio.
L'incipit del disco è un proverbio africano presente nella title-track e che recita : "Quando gli elefanti combattono è sempre l'erba a rimanere schiacciata." Un proverbio che dove lo metti sta bene, un pò come per le canzoni del disco, reali, ciniche e anche un pò disperate. Sound potente e accattivante, ritmi vorticosi e una capacità tecnica notevole offrono la giusta dose di adrenalina ad un disco che denuncia ingiustizie, debolezze, prevaricazioni, languori e redenzioni.
Non è un disco per chi cerca carezze sonore, questo è certo. Al più, può capitarvi un pugno dritto nello stomaco, un pugno forte e schietto che sa di rabbia, rock e malinconia. Eccellente!



Tracklist:
01 La guerra degli elefanti
02 Non ti cercano più
03 Insieme e basta
04 Ealù
05 Sylvia
06 Casa bianca
07 Cesare
08 Figli di figli
09 Disintossicarsi sul Garda
10 Nazione sleale

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venerdì 18 gennaio 2013

FAUVE! GEGEN A RHINO - "Polemos" -




Elettronica, noise rock e post-vietnam pop.
"Polemos" è il mosaico composto dai tre ep a nome di Fauve! Gegen A Rhino: "When You're Dancing You're Struggling", "When You're Struggling You're Winning" e "When You're Winning You're Losing", contenenti ognuno cinque brani. Licenziato dalla scozzese Bedevil, "Polemos" raccoglie l'avanguardia pura del duo pistoiese Lulli - Gorone, difficilmente decifrabile e dunque estremamente affascinante. Il duo dedica questa summa sonora a colui che nella mitologia greca fu il demone della guerra, e lo fa con la consapevolezza, forse, che la gran parte degli ascoltatori ci capirà poco o nulla. C'è una filosofia complessa nella trama sonora di "Polemos", una filosofia che attinge all'elettronica minimal, ad atmosfere tribali e, in generale, ad una sperimentazione d'avanguardia che ha poco a che fare con i canoni di fruibilità cui è assoggettata tanta musica di oggi. Ma c'è anche una filosofia letteraria che affronta la guerra come la lotta, la vita come la morte, tra la mitologia antica e il mito moderno. Il risultato finale è un disco-trilogia che in Germania e Nord Europa potrebbe avere più successo che in Italia. Per il resto, la degenerazione dei nostri tempi narrata dai Fauve! a suon di ambient e techno può non far gola ai più, ma sicuramente farà gola a quei pochi (e buoni) che ancora sanno stupirsi ascoltando un disco italiano, anche se di italiano ha ben poco. Fatene buon uso!




TRACKLIST:
01 Andenken
02 Resistor-Inductor
03 Kai Entautha
04 Ghaznavids - Seljuq
05 Bayeux Tapestry
06 The Word Before
07 Diplopia
08 Ottakring
09 Wobbler
10 Lepanto
11 Auriga
12 Naked Life
13 Serse
14 Sweeping Off The Day
15 C'est la Guerre!

http://www.myspace.com/fauveisaband
http://fauvegegenarhino.bandcamp.com/

giovedì 3 gennaio 2013

DRUNKEN BUTTERFLY - "Epsilon" -



Ispirato a "La Strada" di McCarthy e a "1984" di Orwell, il nuovo disco dei marchigiani Drunken Butterfly irrompe con forza sulla scena musicale italiana a suon di math rock, elettronica e noise elevati all'ennesima potenza e con scenari a dir poco terribili e claustrofobici. Licenziato da Irma Records, "Epsilon" schiera otto brani possenti e martellanti, suonati con cura e passione maniacali, che descrivono un'apocalisse non tanto lontana dai nostri tempi, un'umanità lobotomizzata in una società totalmente controllata in cui "la Libertà è Schiavitù, la Guerra è Pace e l'Ignoranza è Forza". E' un disco all'insegna del tormento e della desolazione, di volumi alti e aggressivi tanto da suonare ostico alle orecchie più sensibili, è cupo, complesso, ricercato e violento nelle musiche come nelle liriche. A dare un valore aggiunto sicuramente l'energia e la passione che contraddistinguono tutte le tracce, testimonianze di un'onestà artistica per niente scontata e, dunque, da premiare. Tra i brani migliori, "La Risacca", "Danza","Alice" e "Asfalto", brani che al meglio rappresentano gli stati d'animo che hanno ispirato il disco.
Ad ogni modo, se vi aspettate un disco tranquillo avete già toppato!



TRACKLIST:
01 Epsilon
02 Danza
03 Piccolo Dio
04 Istanbul
05 Risacca
06 Alice
07 Asfalto
08 Cinematic