-Recensione di Silvia Mangieri-
"Gioventù Sonica" è un romanzo scritto dal giovane scrittore salernitano Fabiano Farina, pubblicato dalla casa editrice I Libri della Leda. Classe 1988, Fabiano Farina, nonostante la giovane età, è già alla sua quarta pubblicazione. "Gioventù Sonica" è ambientato proprio nella sua città, Salerno. Il libro racconta le esistenze di cinque giovani salernitani, cinque amici, ragazzi come tanti, che cercano di “sopravvivere”ai loro piccoli grandi tormenti esistenziali e alla noia di una città dal forte carattere provinciale,dove tutto sembra ripetersi all’infinito, in un loop senza sosta. Le loro forti radici emotive e il loro forte senso di identità li spingono però a ribellarsi ad una vita che avvertono come svilente ed asfissiante, una vita che appiattisce, piuttosto che esaltare, pulsioni e creatività. Da questo malessere profondo, dall’esigenza insopprimibile di affermare se stessi, nasce una sorta di movimento, quello dei Sonici appunto, che attacca il sistema con azioni poco politically correct, improntate comunque alla non violenza. Sono azioni pacifiche e dimostrative che hanno lo scopo di scuotere le coscienze assopite e che vanno a colpire i luoghi di culto, punti nevralgici della città che sembra tuttavia rimanere statica, quasi fiera nella sua immobilità, a fare da sfondo.
È il desiderio di rivolta, tipico dell’irrequietezza giovanile che caratterizza ogni generazione, ad animarli oltre ad una volontà precisa, ad un’urgenza profonda di non passare inosservati, di lasciare una traccia di sé, di porre in atto una vita che potrebbe rimanere per sempre solo in potenza,assorbendo passivamente tutto quello che succede intorno. Ma una vita in potenza, si sa, è un inutile spreco, un bagliore accecante destinato ad affievolire rapidamente. Bisogna, invece, essere e agire, bisogna cercare e creare input, realizzare qualcosa in cui poter credere, in cui altri possano credere e riconoscersi, dare vita ad una moda che riesca a spezzare la noia, il tedio quotidiano, anche se destinata ad avere breve durata. “…Abbiamo fatto quelle cose in un periodo molto particolare delle nostre vite. Ci sentivamo in continua contestazione verso il mondo…Era la situazione dell’epoca a renderci così…Noi trovammo un canale di sfogo che andava oltre l’amore e il lavoro..La colpa è sempre della causa mai dell’effetto…”.
La scrittura di Farina risulta limpida ed asciutta, spesso caratterizzata da fulminei cambi di registro, creati ad hoc. Interessanti sono anche i richiami musicali, perché ogni “rivoluzione” che si rispetti ha la sua colonna sonora. Farina suggerisce perfino una playlist da ascoltare, per la lettura di "Gioventù Sonica", la cui prima traccia, neanche a dirlo, è Teenage Riot dei Sonic Youth, primo singolo dell’album Daydream Nation del 1988. Il libro inoltre è in vendita esclusiva presso lo store musicale Disclan, sito in Corso Vittorio Emanuele a Salerno, per volere dell’autore stesso. Copertina ad effetto, con un giallo abbagliante e il faccione di Ratzinger, raffigurato come re di denari, realizzato dal Collettivo Satoboy, ben noto a chi usa bazzicare nel luogo in cui il Papa è stato graffiato, su una fiancata di una chiesa; e la parafrasi, dal tono cinico, della poesia di Alfonso Gatto “Salerno rima d’inferno”.