lunedì 26 novembre 2012

CONFUSIONAL QUARTET - "S/T" -




Dopo trent'anni di silenzio, torna sulle scene una delle migliori formazioni del rock bolognese degli anni Ottanta, i Confusional Quartet, e lo fa con il nuovo album self-titled licenziato da Hell Yeah Recordings il 16 ottobre scorso. Le sperimentazioni tra new wave e no wave, mischiate al jazz-rock, sono come quelle di allora, undici per l'esattezza, ricercate e suonate stavolta con la maturità di chi allora era giovane, anarchico e fuori di testa. Trent'anni di assenza non hanno scalfito l'estro nè quell'originale confusione sonica cui c'avevano abituati. Sregolatezza, illogicità, ossessività come allora ma con un sound più marcato e compatto. Ci sono delle chicche come "Futurfunk", singolo apripista scritto e prodotto insieme a Bob Rifo (Bloody Beetroots), omaggio al movimento futurista che oggi come allora fa da ispirazione per la band, imprescindibilmente dal resto. Da evidenziare anche "Cani alla menta", "One nanosecond in Tunisia" e "Forza dell'abitudine", altri tre brani in cui la cult band bolognese conferma lo stato di grazia ritrovato dopo tanti anni. Definire incontenibili questi quattro musicisti è anche poco. Lucio Ardito (basso), Enrico Serotti (chitarra), Gianni Cuoghi (batteria) e Marco Bertoni (tastiere) amano la musica non convenzionale, fuori dagli schemi, e la suonano con innata perizia. Se si aggiunge anche il nome di Giulio "Ragno" Favero (Il Teatro Degli Orrori, One Dimensional Man) al missaggio, le garanzie della gran qualità di questo disco aumentano. Fate questo viaggio, fatevi guidare dai guizzi creativi e dal jamming senza tregua di quattro musicisti che hanno fatto storia e che oggi sono più vivi che mai, intenzionati come allora nel sorprenderci e lasciarci a bocca aperta. Consigliato! 



TRACKLIST:
01 Futurfunk
02 Kursaal
03 Cani alla menta
04 One nanosecond in Tunisia
05 Verme
06 Ritmo Speed
07 Forza dell'abitudine
08 Sensosan
09 Amaricante
10 Orazio
11 Newnewwave

domenica 18 novembre 2012

THE SICKLE - "Get Bigger Last Longer" -



Secondo disco per The Sickle, trio padovano che suona un punk'n'roll scaltro, ironico e cattivo e piazza in copertina un bel paio di tette e un Viagra. Nelle undici tracce di "Get Bigger Last Longer" (AF Management/ Black Nutria, 2012) c'è il punk rock dei '90, il power pop e il tipico college rock californiano. C'è a chi piace e a chi no, ma è pur vero che la band sa sfoderare buone canzoni, semplici ma orecchiabili, da consumarsi velocemente e senza troppe pretese. Il disco scorre bene, non presenta momenti di esitazione e contiene anche una chicca interessante, come il singolo "At A Time", tra i più riusciti. Nel videoclip del brano, incentrato sulla carriera automobilistica di Alex Zanardi, la band ospita il campione bolognese e ne vien fuori un mix commovente di musica e di immagini di repertorio. Il territorio musicale da cui prendono spunto i nostri è quello già tracciato da Blink 182, Green Day, Millencolin, Foo Fighters, Offspring, Danko Jones e così via, per cui l'originalità non è certo un punto forte del disco. Tuttavia la buona tecnica compositiva, le scelte melodiche e il gusto accattivante e tipicamente on the road delle tracce rappresentano una più che solida base su cui lavorare ancora meglio in futuro. Vanno evidenziate "C'mon", "Automatic Drive", "Clench Your Tie", ma quasi tutte le canzoni del disco potrebbero essere validi singoli radiofonici, specialmente all'estero. In Italia non c'è da sperarci, perchè questo genere di musica non fa più tendenza.
"Get Bigger Last Longer" è un buon disco che non entusiasma, ma si fa ascoltare volentieri e promette bene per il futuro di una band cazzuta quanto basta per calcare palchi importanti.



TRACKLIST:
01 Automatic drive
02 C’mon
03 At a time
04 Clench your tie
05 Wake me up break me down
06 Electricity
07 Confused
08 If I were humble
09 My own doom
10 An answer to every moment
11 Wake me up break me down (acoustic version)

http://www.thesickle.eu/

mercoledì 7 novembre 2012

HONEYBIRD & THE BIRDIES - "You Should Reproduce" -




Quando si parla di Honeybird & The Birdies, la prima parola che ti viene in mente è contaminazione. L'eccentrico trio italiano (composto da un' italo-americana, una siciliana e un piemontese) ama giocare con suoni, lingue e slang provenienti da tutto il mondo, ama mischiarli ad arte per poi farne un mosaico cosmopolita e very cool. Prodotto da Enrico Gabrielli (rinominato "oclarinobird" per l'occasione) e mixato da Tommaso Colliva, "You Should Reproduce" (Trovarobato, 2012) è il secondo album firmato da Monique Mizrahi, Paola Mirabella e Federico Camici, uscito il 24 ottobre e strutturato su dieci canzoni bizzarre e fuori dagli schemi, partorite a suon di charango, basso e batteria. World music, pop, folk, rap, rock, psichedelia e chi più ne ha più ne metta. Qualsiasi definizione di genere sarebbe un errore. Los Angeles, Catania e Torino sono soltanto le basi di una proposta artistica fresca ed innovativa che nella sua capacità suggestiva trova il proprio punto di forza. Queste canzoni hanno anche il pregio di rallegrare e divertire con una semplicità genuina e disarmante, come se a crearle fosse un'aria di festa (o di sbronza) infinita. Addentrarsi in questo disco è piacevole, è come compiere un viaggio nel sud del mondo e non solo, alla ricerca di emozioni nuove, tra città, spiagge e mari in cui danze popolari , musiche etniche e colori diversi creano un vortice di positività da cui è difficile venirne fuori.  "Quirky like birds and sweet like honey" è lo slogan di questo trio frizzante e sorridente, per cui seguitelo alla lettera se volete interessarvi del loro mondo e di questo disco. Fatevi travolgere!



TRACKLIST:
01 To The Earth's Core
02 Elastic Stares
03 East Village
04 Where D'ya Live Yo
05 Swimming Underwater
06 Canopy Dream
07 Eine Kalte Geschichte
08 Perejil
09 Cajaffari
10 You Should Reproduce

http://honeybird.net/
http://it.myspace.com/honeybirdhoneybird

venerdì 2 novembre 2012

LARRY YES & THE TANGLED MESS - "The Next Wave Of Omnigalactic Peace Warriors" -


Ascoltare un disco di Larry Yes è un piacere intenso e nuovo, addirittura inatteso se si tratta della prima volta. "The Next Wave Of Omnigalactic Peace Warriors", vinile 12" uscito lo scorso maggio per Fooltribe Concerti e Dischi (storica etichetta di Tiziano "Tizio" Sgarbi, in arte Bob Corn), segna il gradito ritorno dell'estroso songwriter di Portland (Oregon, USA), che sforna otto canzoni deliziose sospese tra la luce e il buio, tra il sole e la pioggia, ricche di sonorità e colori diversi che omaggiano il folk, il soul, il rock e il pop. "Psickyfolkyrock", direbbe il buon Larry. "Soul Shaker", direbbero i suoi fans. Fatto sta che questo disco sa di spiritualità e di amore cosmico, di vita e di entusiasmo (basterebbero i cori fanciulleschi dell'opening "Animals"o le atmosfere spensierate di "Loves Come A Callin" e "Go With Light", o ancora i fiati di "You're Like Gold") e, seppur non manchino tratti apparentemente malinconici (vedi il western a tinte nere di "Brothers" o la morbida sensualità della finale "Thank You"), tutte le canzoni sembrano attraversate da un senso di rinascita. Un disco solare e seducente, potremmo dire, alla ricerca di amore, verità e bellezza. La bellezza, appunto. Larry ci consegna la bellezza delle sue canzoni, canzoni come semi piantanti nel terreno a mani nude, e lo fa alla maniera di uno stralunato menestrello bucolico, poeta singolare e dal grande senso dell'umorismo. Semina semi buoni, il nostro Larry, per far bene alla terra e a tutti coloro che si affacciano nella sua vita come nelle sue emozioni. Larry fonde suoni e parole come fossero acqua e vento, e l'amore sembra essere la sola risposta a tutte le domande. Complimenti a Larry Yes & The Tangled Mess, ma anche a quel "Tizio" che non sbaglia mai un colpo. Chapeau!



Tracklist:
01 Animals
02 Loves Come A Callin
03 Go With Light
04 You're Like Gold
05 Brothers
06 I Want Truth
07 Baby Look #2
08 Thank You

http://larryyes.bandcamp.com/